Paese di destinazione:
Italia
Lingua
CARRELLO
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Sassotondo

Sassotondo

La zona di Sovana e Pitigliano non è certo tra le più conosciute della Maremma del vino. Ed è un male. Perché qui, tra balze tufacee e suoli vulcanici, si annida uno dei comprensori migliori di questo...

Anno di fondazione1990
EnologoAttilio Pagli
Vigneto proprio:12 / ha
Produzione annuale50.000 bottiglie
Paese
Regioni
Uve

Vino di Sassotondo

8 prodotti

12,55

11,93

-5%

43,90

39,50

-10%

18,00

17,09

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Esaurito

33,50

Esaurito

16,40

Esaurito

15,90

Esaurito

33,50

Esaurito

38,50

Sassotondo

La zona di Sovana e Pitigliano non è certo tra le più conosciute della Maremma del vino. Ed è un male. Perché qui, tra balze tufacee e suoli vulcanici, si annida uno dei comprensori migliori di questo angolo selvaggio e storico di Toscana. Sono stati Edoardo Ventimiglia e Carla Benini tra i primi a intuire le enormi potenzialità di questo territorio, fondando nel 1990 il progetto vitivinicolo di Sassotondo, che oggi è una solida realtà per chi cerca vini genuini, territoriali e veritieri.

Edoardo e Carla hanno analizzato con attenzione tutte le minime sfumature della loro tenuta, valorizzando in modo esemplare non solo il rapporto tra pianta e suolo, ma anche l'ecosostenibilità delle colture, che oggi sono a certificazione biologica con interventi di biodinamica. Parallelamente, hanno via via ridotto la concentrazione dei vini adoperando anche in maggior misura le botti grandi, con l'intento di produrre uno stile dritto, schietto e caratteristico.

I vini esprimono con costanza una qualità assoluta. Vino simbolo di Sassotondo è il Ciliegiolo, che nella sua versione più semplice, e forse più tipica, esprime fragranza, croccantezza e bevibilità à go-go. La versione più opulenta del Ciliegiolo di Sovana si chiama San Lorenzo, che è poi lo splendido cru di un'azienda che ha scelto di puntare tutto sull'autoctono ingiustamente ritenuto minore. Pur dopo oltre due anni di legno, resta un vino scattante e dinamico, ma con un sorso di tale eleganza e sapidità da non lasciare stupiti di fronte agli imponenti riconoscimenti ottenuti.

Oltre a uno sperimentale, e già splendido, Ciliegiolo in anfora, che si chiama Poggio Pinzo, il resto della produzione è incentrata sul grande bianco della zona: Isolina. Bianco di Pitigliano DOC, è ampio, sapido, minerale e di avvolgente persistenza. Un bianco incredibilmente sfaccettato e poliedrico. Da non sottovalutare gli uvaggi con varietà internazionali, ormai tipici della Maremma: croccante, pieno e convincente il Tufo Rosso, più immediato e di beva il Tufo Bianco.

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